Discussione:
Lo ha detto e lo ha fatto...
(troppo vecchio per rispondere)
Cipolla
2013-02-05 22:53:03 UTC
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PARMA - Se la forchetta e il coltello sono le linee di touche, allora il
cucchiaio segna l'area di meta e il bicchiere di Lambrusco è la mischia,
in mezzo alla tavola. Jacques Brunel toglie le briciole con cura. Poi
mette in fila sei palline di mollica. Questa è l'apertura, ecco i due
centri. Le ali, l'estremo. Un bicchiere d'acqua e sei molliche anche
dall'altra parte. Voilà. "Siamo in difesa", spiega. "Ma l'ovale è in
nostro possesso. Che si fa?". Elementare, Brunel. Un bel calcione in
tribuna, per evitare rischi e prendere fiato. Ahia. Il mite commissario
tecnico degli azzurri si trasforma, come un maestro con l'asino della
classe. Scuote la testa, si tortura i baffoni. Assomiglia a Pippo
Santonastaso, il comico. Ma non ride. "No, no, no!".
Non s'arrabbi, monsieur Jacques.
"Abbiamo la palla, dunque i più forti siamo noi. Siamo noi, che gestiamo
il gioco. Noi che decidiamo il futuro. E allora: attacchiamo".
Brunel apparecchia la rivoluzione del rugby. E magari dello sport italiano.
"Attacchiamo come a novembre contro gli All Blacks, e l'Australia. Senza
paura dei più forti. Giochiamo. Per imporci, non per difenderci.
Cercando di vincere le nostre paure, non solo le partite. Esplorando i
limiti che abbiamo dentro. Divertendoci".
E il bicchiere di vino?
"La mischia? Quello resta il nostro punto di forza. Generosa,
strutturata. Ma voglio più brio".
Lambrusco, appunto.
"Basta con le metafore. E sinceramente, a me il Lambrusco non fa
impazzire. Preferisco i vini della mia terra. Vengo da Courrensan,
Pirenei. Famiglia di viticoltori. Gente abituata a lavorare con la
terra. A creare".
Muove le molliche come pedine degli scacchi. E alla fine è proprio così,
ha ragione.
"Se muoviamo l'ovale, rapidamente e senza errori, saremo in
sovrannumero. E allora, perché aspettare il nemico?".
Elementare. Ma rivoluzione è la parola giusta, ne è consapevole?
"Non basta limitarsi a difendere. Fare il piccolo contro il grande.
Liberarsi delle responsabilità. Troppo facile: io mi chiudo a riccio, e
aspetto. Se va male, pazienza. Ma se il mio avversario commette qualche
errore, allora ne approfitto".
Qui in Italia si fa così. Dal rugby al calcio.
"Che delitto. Non voglio che i miei ragazzi perdano l'occasione di
scoprire quello che davvero valgono, cosa possono costruire, il piacere
di mettere paura e pressione all'avversario. Si può vincere creando: ed
è molto più bello, credetemi".
Poirot
2013-02-08 14:02:37 UTC
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Post by Cipolla
Qui in Italia si fa così. Dal rugby al calcio.
Beh, nel calcio, chi ha vinto lo scudetto l' anno scorso ed è in testa
quest' anno, fa del possesso palla il suo punto di forza.
Non è un caso.

Poirot
Stefano Zamboni
2013-02-08 15:46:27 UTC
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Post by Poirot
Post by Cipolla
Qui in Italia si fa così. Dal rugby al calcio.
Beh, nel calcio, chi ha vinto lo scudetto l' anno scorso ed è in testa
quest' anno, fa del possesso palla il suo punto di forza.
Non è un caso.
beh, se la palla ce l'ho io, anche se non segno se non altro son sicuro
che non segni tu :-)

S. e lapalisse

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